Differenze Psicologo,Psicoterapeuta, Psichiatra e Neurologo


E’ opportuno conoscere le differenze tra le figure professionali. Molte persone non hanno una chiara idea della differenza che esiste tra queste professioni, ma se si sta cercando aiuto da un professionista della salute mentale, è di fondamentale importanza conoscere in cosa differiscono le prestazioni che vengono offerte da queste figure professionali.

CHI E’ LO PSICOLOGO?

Lo Psicologo è un professionista sanitario, che dopo aver completato il percorso di studi universitario di cinque anni, svolto il tirocinio e superato l’esame di stato, può operare in molti ambiti differenti per favorire il benessere e la salute. E’ importante rivolgersi a professionisti iscritti all’Albo Nazionale degli Psicologi, per essere certi che la loro preparazione e formazione sia in linea con gli standard previsti dalle norme nazionali e affinché possiate avere una tutela per la vostra salute. L’intervento psicologico, nella maggior parte dei casi, è prevalentemente un colloquio, che non comprende l’uso di un lettino, anzi, spesso psicologo e cliente sono seduti faccia a faccia, ma non sempre si limita a questo. Sono stati sviluppati molti strumenti che permettono di migliorare gli effetti della terapia e la vita quotidiana: test, tecniche di visualizzazione, di concentrazione e rilassamento, strumenti di espressione corporea, di drammatizzazione e altri ancora. Grazie a queste metodologie si aiutano le persone a comprendere meglio se stesse e gli altri, favorire il cambiamento, valorizzare le risorse personali, a vedere o immaginare nuove prospettive, a migliorare le proprie reazioni e le interpretazioni delle reazioni degli altri.Lo psicologo opera anche:in ambienti aziendali: nella gestione delle risorse umane e delle organizzazioni. In ambienti educativi: come coordinatore di progetti educativi, nel settore della prevenzione della salute.In ambito sanitario: come figura di sostegno in caso di patologie invalidanti, malattie degenerative, disturbi di salute, situazioni sociali di emergenza o conflittuali.

E’ opinione diffusa che il lavoro dello psicologo sia collegato soprattutto alla sofferenza e al dolore, oppure che andare dallo psicologo consista in un continuo scavare negli eventi passati.  In realtà molti si rivolgono allo Psicologo per affrontare un lavoro su sé stessi, come momento non necessariamente dettato da un grave dolore o dalla rielaborazione del passato, ma anche da un bisogno di conoscenza profondo, dalla voglia di mettersi in discussioni e cambiare alcuni lati spigolosi del carattere, o per discutere con un interlocutore neutrale, ma al contempo professionale.

Tutti gli Psicologi possono dopo l’iscrizione all’Albo effettuare colloqui di sostegno, somministrare test, attuare consulenze diagnostiche e psicologiche (vedi DPR 328/01). Quel che gli psicologi non possono fare è svolgere una terapia per i disturbi psicologici che magari possono aver evidenziato durante il loro lavoro di consulenza. Per tale attività non possiede le competenze e conoscenze. La cura dei disturbi psicologici attiene come vedremo allo psicoterapeuta. Lo psicologo non fornisce inoltre ai suoi utenti un aiuto farmacologico, che spetta unicamente a professionisti iscritti all’Albo dei Medici. L’alta vigilanza sull’Ordine Nazionale degli Psicologi spetta al Ministero della Salute (art. 24 sexies, comma 2, Legge 31/2008) il quale riconosce la Psicologia come professione della salute (per approfondimenti: legge n. 56 del 18 febbraio 1989 “Ordinamento della professione di Psicologo”). Va specificato che la modalità di lavoro dello psicologo nel rapporto diretto con il paziente dipende in modo sostanziale dal tipo di orientamento che lo psicologo utilizza nel suo lavoro.

CHI E’ LO PSICOTERAPEUTA?

A garanzia della qualità del trattamento, alcuni psicologi scelgono di continuare il loro percorso di studi, diventando Psicoterapeuti. Lo Psicoterapeuta è uno Psicologo, che sceglie di approfondire e ampliare le sue competenze professionali frequentando per 4 anni una scuola di Psicoterapia. Le scuole di psicoterapia devono essere formalmente riconosciute e autorizzate dal MIUR (Ministero dell’Università e della Ricerca).

La Dr. ssa Giuditta Lombardo ha scelto di aumentare e potenziare la sua professionalità, scegliendo  la scuola di specializzazione in Psicoterapia Cognitiva Comportamentale presso l’Accademia di Scienze Cognitivo Comportamentali l’ASCoC.

imm019La psicoterapia viene realizzata con strumenti più raffinati e complessi rispetto alla psicologia: il colloquio clinico, l’utilizzo di test specifici, la relazione terapeutica, i protocolli specifici di terapia per ogni patologia: lo scopo è favorire il cambiamento consapevole dei processi psicologici della persona, dai quali dipende il disagio o lo stile di vita inadeguato. I disagi psicologici sono frequentemente connotati da sintomi come ansia, depressione, disturbi psicosomatici, difficoltà relazionali, problemi alimentari, dipendenze. La psicoterapia va quindi più in profondità rispetto alla consulenza psicologica. Lo psicologo psicoterapeuta non può prescrivere farmaci. Le scuole di specializzazione che permettono l’iscrizione all’albo degli psicoterapeuti sono varie e si differenziano a seconda del quadro teorico di riferimento. Esistono molti orientamenti diversi nella psicoterapia, ed è importante informarsi attentamente prima di iniziare un percorso, lungo o breve, di terapia. I principali orientamenti in psicoterapia sono: Cognitivo-Comportamentale,Sistemico Relazionale,  Psicodinamico. Ogni utente ha il diritto di essere informato dal terapeuta sul tipo di metodologia e l’orientamento utilizzato, i costi da sostenere, le tempistiche di trattamento e concordando in modo chiaro e condiviso gli obiettivi della terapia.

CHI E’ LO PSICHIATRA?

Lo Psichiatra è un laureato in Medicina, specializzatosi in Psichiatria. Lo Psichiatra può esercitare la Psicoterapia se ha seguito la formazione. La differenza sostanziale tra Psicologo, Psicoterapeuta e Psichiatra risiede nel modo di vedere la persona e nell’approccio utilizzato: mentre i primi due guardano la persona nel suo insieme, evitando di concentrarsi solo sul disturbo, lo Psichiatra utilizza un metodo che può essere definito di diagnosi/cura. In sostanza egli focalizza la sua attenzione sul sintomo cercando di risolvere solo quello.  Egli cura i disturbi psichici e le malattie mentali attraverso l’utilizzo dei metodi propri della Psichiatria, che comprendono spesso l’utilizzo di farmaci come antidepressivi, ansiolitici, neurolettici, antipsicotici. Per la cura di specifici disturbi può essere indicato che lo Psicologo Psicoterapeuta collabori con lo Psichiatra nella presa in carico del paziente e che quindi alla psicoterapia si associ una terapia farmacologica. Solo qualora abbia effettuato un percorso formativo in psicoterapia lo Psichiatra è abilitato al suo esercizio, per cui, tra gli Psicoterapeuti, si possono trovare anche Psichiatri Psicoterapeuti.  Accade spesso che sia lo Psicologo/Psicoterapeuta che lo Psichiatra forniscano contemporaneamente il loro supporto ad una stessa persona, ottenendo un risultato migliore di quello che verrebbe raggiunto attraverso l’utilizzo esclusivo di uno dei due approcci.

CHI E’ IL NEUROLOGO?

Il medico specializzato in Neurologia si occupa di disturbi collegati a lesioni o deficit del sistema nervoso, del movimento, della sensibilità, dell’equilibrio, problemi relativi alla memoria, al linguaggio, all’invecchiamento (problemi di natura cognitiva) e al decadimento cognitivo (come ad esempio l’Alzheimer). Il neurologo si interessa di queste malattie sulla base delle lesioni al cervello, basandosi sull’evidenza che le malattie neurologiche siano in stretta relazione con la sede della lesione. Collabora, inoltre, con l’equipe psicologica/psichiatrica quando emergono difficoltà psicologiche e relazionali che possono insorgere in persone con patologie del sistema nervoso (problemi di ansia e depressione, ad esempio).

È un fenomeno in costante aumento la presenza di altre “figure” che, a vario titolo e con diversi tipi di DISIN-formazione, asseriscono di potersi occupare del disagio mentale. Ciò spesso è fonte di disinformazione e confusione in chi necessita di un intervento specialistico senza avere riferimenti chiari. È bene specificare innanzitutto che tali figure “non sono regolamentate”. Si presentano al pubblico con vari nomi, tra i più diffusi vi sono quelli di counselor, coach, reflector, motivatore, consulente filosofico, assistente sociale psico-educativi per disagi psicologici o pedagogista clinica per problemi di salute mentale e così via. “Non regolamentate” significa che, potenzialmente, chiunque potrebbe proporsi sul mercato con uno di questi nomi. Anche se vi sono a volte delle “associazioni” e degli “albi”, queste forme di registrazione non sono né riconosciute né tanto meno regolate dalla nostra legislazione. Tutto ciò contribuisce ad alimentare confusione sulla natura degli interventi proposti e sulle competenze possedute da tali sedicenti figure. Nel pieno riguardo di ogni professionalità e della libertà di rivolgersi alla figura prescelta, si consiglia di chiedere sempre le dovute informazioni al professionista contattato, in merito alla sua formazione, al numero d’iscrizione all’Albo, alle competenze ed al tipo d’intervento proposto, nel rispetto della chiarezza deontologica e della tutela della propria salute.