Il lutto perinatale, l’attesa interrotta.


Il lutto perinatale

<<Come può un bambino morire se ancora non è nato?come è possibile che  succeda?come è possibile che non se ne parli, che non ci sia prevenzione e non ci sia un sostengo per la coppia?>>.

Il lutto è: il sentimento di intenso dolore che si prova per la perdita, in genere, di una persona cara, l’afflizione interiore, l’insieme dei costumi che una cultura adotta per rispondere alla morte dei suoi membri. La parola “lutto” deriva dal latino luctus, lugère, che significa piangere. Nel secondo significato, l’italiano utilizza anche cordoglio, dal latino cordolium, e coridolium, che significa doglia che ferisce il cuore.

Si definisce lutto perinatale la perdita di un figlio che avviene tra la 27a settimana di gravidanza e i 7 giorni dopo il parto. Purtroppo non è raro credere che le perdite precedenti a questa data abbiano un impatto psicologico, una sofferenza e un dolore minore, così come ancora si crede che un lutto dopo il parto sia molto più doloroso da sopportare e da elaborare.

<<Mi dispiace signora, non c’è battito,Lei è giovane potrà farne un altro, meglio ora che dopo >>. “Come se i figli fossero uova di gallina”.

Il lutto perinatale è un evento tragico e traumatico per la coppia e per tutta la famiglia, è una piaga che colpisce l’intera umanità. Più di settemila bambini muoiono nel mondo ogni giorno e precisamente sono 7200 le vite perse ogni giorno. Questo avviene negli ultimi tre mesi di gravidanza e nel 50% dei casi durante il parto. La rivista Lancet all’argomento dedica un numero speciale e una campagna (The silence around stillbirth is unspeakable, L’indicibile silenzio intorno nati-morti) perché si parli di più di questo problema, che in molti casi  è prevenibile con una migliore assistenza alle mamme. http://www.thelancet.com/series/stillbirth

La morte è un tabù, immaginiamoci la morte perinatale.

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Non è possibile curare la morte, ma è possibile prendersi cura del dolore che resta (Claudia Ravaldi)

Quando nasce un bambino siamo tutti pronti ad accoglierlo: sacchetto nascita, nome, foto, chiamate, pasticcini, come è giusto e bello che sia. Quando nasce un bambino morto siamo pronti a scappare per la paura di non saper gestire il dolore….il dolore non si gestisce, si accoglie.  Il bambino va rispettato allo stesso modo in cui si rispetta un bambino nato vivo, sacchetto, nome, pratica religiosa, ricordi e dignità.

In questi due anni di lavoro e di esperienza presso il reparto di Ginecologia e Ostetricia di Catanzaro, ho condiviso tantissime gioie e moltissimi dolori.

Ho imparato a rispettare, proteggere e a so-stare nel lutto.

Il mio pensiero va a William, Delia, Greta, Beatrice, e a tutti i bambini che ho incontrato e conosciuto con il cuore e rispetto, nella mia esperienza personale e professionale.

Presso il reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’Azienda Sanitaria Pugliese-Ciaccio di Catanaro è attivo da Gennaio 2015 un servizio di Psicologia Perinatale curato dalla Dr.ssa Giuditta Lombardo, per informazioni contattare il n• 329.3650511 oppure [email protected]

Dr.ssa Giuditta Lombardo 

Psicologa Catanzaro