P.A.N.D.A.S. una sindrome che in pochi conoscono!


Secondo le stime della Commissione Salute del Senato, sarebbero centomila i bambini italiani che, dopo essere stati colpiti da un’infezione da streptococco, hanno sviluppato, oltre a quella che sembrava una banale faringite, una malattia che fino a poco tempo fa era gestita solo dagli psichiatri e che sarebbe invece la conseguenza di una reazione immunitaria aberrante all’infezione che finisce col coinvolgere alcune aree cerebrali provocando strani comportamenti, soprattutto di tipo ossessivo.

È la Pandas, acronimo di Pediatric autoimmune neuropsychiatric disorder associated with streptococcus, cioè disturbo neuropsichiatrico pediatrico autoimmune associato a streptococco beta-emolitico di gruppo A”. Questa sigla è stata coniata nel 1998 dalla Dr.ssa S. E. Swedo (Am J Psychiatry. 1998 Feb;155(2):264-71)

La Pandas è un disturbo neuropsichiatrico, autoimmune, causata da uno streptococco che colpisce i bambini dai 3 anni fino all’età dello sviluppo. La malattia insorge da un giorno all’altro e si manifesta con il susseguirsi di strani comportamenti, che variano da bambino a bambino.

Tic agli occhi, alla bocca o alle spalle, tendenza a ripetere le stesse parole in continuazione, emissione di suoni e versi strani, urla improvvise di parole senza senso o scurrili sono alcuni dei suoi sintomi.La Pandas può manifestarsi anche con iperattività, assenza di sonno o veri e propri comportamenti ossessivi. Il bambino può sentire l’esigenza di lavarsi le mani o di fare pipì in continuazione, può volersi cambiare di continuo gli slip, spesso evita di toccare le maniglie delle porte o compie ripetutamente gesti strani.

In genere genitori, sorpresi da questo cambio repentino di atteggiamento, rimproverano questi bambini, pensando che il comportamento ossessivo sia un semplice capriccio o il bisogno di attirare l’attenzione. Ma il richiamo e le punizioni non sortiscono alcun effetto. In un crescendo continuo di comportamenti ossessivi, i problemi scolastici e le difficoltà di relazione non tardano a manifestarsi. Capita quindi che i genitori inizino ad accusarsi reciprocamente di essere la causa del disturbo del figlio.

Purtroppo la diagnosi della malattia non è affatto facile.“La diagnosi rimane prevalentemente clinica – spiega Alberto Spalice , uno dei maggiori esperti di Pandas –  anche se sono utili alcuni esami del sangue come la Ves, il Tas e il tampone faringeo . Ma anche un risultato negativo delle analisi del sangue non significa nulla, ai fini della diagnosi, se il disturbo arriva dopo un’infezione da streptococco, che può essere associata a una semplice faringite».

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In Italia sarebbero solo tre i centri con veri esperti: l’Università di Firenze (Rosanna Carelli e Stefano Pallanti), l’UOD di Neurologia pediatrica del Policlinico Umberto I di Roma (Alberto Spalice) e l’Università di Catania (Piero Pavone). «La Pandas è solo una delle condizioni finora considerate di esclusiva pertinenza psichiatrica in cui è stata riconosciuta la correlazione fra disturbi psichiatrici e uno specifico agente infettivo, lo Streptococco beta-emolitico di Gruppo A – dice la dottoressa Carelli dell’Università di Firenze -, ma ce ne sarebbero altre e infatti ormai si parla di PITANDs (Pediatric Infection Triggered Autoimmune Neuropsychiatric Disorders, cioè disturbi neuropsichiatrici autoimmuni scatenati da un’infezione pediatrica, ndr), termine che indica l’associazione fra agenti infettivi (batteri e/o virus) e insorgenza acuta o esacerbazione di disturbi psichiatrici».

Il primo e più importante passo da fare è riconoscere l’esistenza della malattia e imparare a diagnosticarla, curarla e accompagnarla con un percorso di terapia cognitivo-comportamentale.
Il riconoscimento dell’esistenza della malattia è fondamentale perché possa davvero essere oggetti di ricerca, sia epidemiologica che farmacologica: questo riconoscimento è per ora anche il primo obiettivo di Pandas Italia.

Dr.ssa Giuditta Lombardo, psicologa a Catanzaro.

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Per informazioni

http://pandasitalia.it/

http://www.osservatoriomalattierare.it/ricerca-scientifica/7325-pandas-e-pans-oggi-disponibile-un-protocollo-diagnostico-condiviso-a-livello-internazionale

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