La comunicazione efficace nella pratica di scuola guida


 

 

E’ la prima tesi sperimentale in Italia sull’argomento, redatta da Francesco Paonessa uno dei primi tredici “Dottori in Sociologia” laureati presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro

La capacità di saper guidare un autoveicolo va oltre la semplice esecuzione di meri atti motori. Saper guidare significa conoscere le regole ed, in particolare, saperle interpretare ed applicare in tempi veloci. Non tutti, però, riescono ad apprendere quest’abilità con gli stessi tempi e con le medesime modalità.

Lo scopo di questa tesi di Laurea, è quello di presentare, dal punto di vista epidemiologico, il fenomeno della formazione alla guida su strada, ma soprattutto validare, dal punto di vista psicologico, un nuovo paradigma di apprendimento non basato su specifici atti da ripetere in maniera meccanica, ma centrato sulla persona, sulle sue reali capacità e principalmente sul superamento delle sue paure e fobie. Nella prima fase si è proceduto alla ricognizione delle criticità riscontrate negli allievi circa il ruolo delle autoscuole, la figura dell’Istruttore e le capacità di guida acquisite tramite i corsi indetti presso le scuole guida della provincia di Catanzaro, mediante la compilazione e successiva elaborazione statistica, con metodo quali/quantitativo, di questionari/interviste.

Un equipe di psicologi specializzati in particolare la Dottoressa Giuditta Lombardo downloadPsicologa di Catanzaro, hanno seguito, in maniera randomizzata ed in cieco, un gruppo di allievi che, ad una prima valutazione clinica, risultava avere un elevato stato di ansia associato alla guida. L’obiettivo  è stato quello di quantificare, come e in che modo, il paradigma di guida “basato sulla persona” avesse un reale risvolto sia psicologico che pratico nel migliorare le capacità degli allievi. Tutti gli allievi, sottoposti a questa particolare e nuova procedura, hanno superato brillantemente le prove di guida, dimostrando anche una riduzione significativa dei livelli di ansia misurati con strumenti diagnostici validati a livello internazionale.

Solo una piccola percentuale di patentati non ha guidato in modo autonomo dopo il conseguimento della patente: la causa principale di tale insicurezza, nel 23% dei casi, è da ascriversi all’ansia trasmessa dall’Istruttore.

Per quanto riguarda il metodo “basato sulla persona”, si è comunque dimostrato, utilizzando metodiche scientifiche, che è valido e oggettivamente utile per recuperare allievi che, pur avendo conseguito la patente da molti anni,  non riescono a guidare e allievi che diversamente sarebbero incorsi in un percorso debilitante.

Per dimostrare ancora di più la bontà del metodo sono stati presentati i dati dei singoli allievi dove si evidenzia in maniera chiara che, anche in presenza di Personalità differenti e di eventi traumatici legati alla guida diversi, il metodo “basato sulla persona” è in grado di accogliere e modulare le diverse disabilità psicologiche.