Bruxismo infantile e psicologo


images-2Il bruxismo è l’atto involontario di stringere o serrare i denti con un’intensità e per una durata eccedenti la normale attività della muscolatura masticatoria. È un disturbo che si presenta soprattutto di notte, durante il sonno, e colpisce il 50% della popolazione, soprattutto le donne e tantissimi bambini. La parola  “bruxismo”  significa far stridere i denti ed è un termine medico per indicare il digrignare i denti dovuto alla contrazione della muscolatura masticatoria, specialmente durante il sonno profondo o mentre si è sotto stress. Tre bambini su dieci digrignano o fanno stridere i denti, con la più alta incidenza in bambini al di sotto dei 5 anni.

È un’attività che non rientra nelle funzioni della bocca, così come masticare gomme americane, mangiarsi le unghie, morsicarsi le labbra, masticare penne o matite.

Le cause del disturbo possano essere diverse, cattiva occlusione dentale, effetti collaterali di alcuni farmaci, malattie neurologiche, alcune sono di natura odontoiatrica, come l’imperfetto posizionamento reciproco delle due arcate dentali o l’assunzione di posizioni mandibolari scorrette. Molteplici studi suggeriscono una forte correlazione tra ansia, stress, frustrazione, tensione, competitività e digrignamento dei denti. Il disturbo si presenta, quindi, più di frequente nei periodi di maggiore stress o tensione.images

Questa pratica permette al proencefalo di rilasciare dopamina, ovvero un neurotrasmettitore “coinvolto nella regolazione delle emozioni in situazioni di disagio o ansia”. In poche parole questi gesti, ritenuti “poco educati”, aiutano ad attenuare lo stress accumulato.

Il bruxismo, appare un metodo per scaricare le tensioni accumulate durante il giorno, una manifestazione piuttosto frequente nei bambini e può apparire in diversi stadi dello sviluppo, in genere tra il primo anno di vita e i tre o quattro anni. Per considerarlo un vero o proprio disturbo occorre valutare il grado con cui interferisce con il sonno del bambino e da quanto esso si prolunghi nel tempo ossia quando continua ad essere presente dopo i quattro anni. Il bruxismo al pari dei borbottii, vocalizzazioni, succhiarsi il pollice è una modalità infantile che serve a scaricare la tensione emotiva interna. Il fatto che il bruxismo si manifesta esclusivamente nelle ore notturne significa che attraverso quei movimenti ritmici il bambino cerca di padroneggiare il momento dell’addormentamento che costituisce sempre un momento ansiogeno

Non solo di notte e mentre si dorme ma anche di giorno, mentre si studia, mentre si guardano i cartoni, mentre si gioca; tutti momenti in cui il bambino è sottoposto a rilassamento o a forti momenti di impulsività e carico emotivo come per esempio giochi tipo la playstation o giochi al computer.

Le conseguenze del bruxismo sulla salute non sono da sottovalutare. I denti col tempo si consumano e possono formarsi delle spaccature dovute alla pressione, inoltre il bambino si sveglia stanco,assonato, con vertigini, non riesce a sbadigliare e il giorno risulta abbastanza infastidito e capriccioso oltre a maturare grossi disturbi del sonno.images-1

Poiché il bruxismo è una manifestazione con cui il corpo esprime disagio psichico, si dovrebbe intervenire su due livelli distinti. Per ridurre i danni provocati dal disturbo bisogna contattare un dentista, che certamente provvederà alla correzione del mal funzionamento. Per risolvere il problema in modo efficace, però, è necessario intervenire anche a livello psicologico. È necessario, infatti, individuare le cause originarie dello stress ed aiutare il piccolo paziente e la sua famiglia a trovare il modo più appropriato per rilassarsi, grazie ad un piccolo percorso di training con tanti simpatici esercizi da svolgere a casa giocando.

Dr.ssa Giuditta Lombardo

Psicologa Catanzaro

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